Ripercorriamo, di seguito, i passaggi-chiave dell’aumento di capitale 2022.
Se hai subito perdite per effetto dell’aumento di capitale e desideri essere aggiornato sulle iniziative che saranno intraprese a tutela degli investitori, clicca qui.
AGGIORNAMENTO DEL 07/11/2022: I nuovi azionisti di Banca Monte dei Paschi di Siena
Primo azionista rimane il Tesoro-Mef, con una quota del 64% circa del capitale; il secondo azionista è il partner commerciale assicurativo del Monte, la società francese Axa, che, con 200 milioni di euro investiti, detiene l’8% della nuova Mps.
Pimco, il fondo obbligazionario Usa, detentore di obbligazioni subordinate a rischio di burden sharing, sarà azionista con una partecipazione del 3% circa, così come sarà del 3% la quota in mano alle fondazioni.
Tra queste, le fondazioni Cr Firenze, Mps, Lucca, Pistoia e Pescia, Cariplo e Compagnia SanPaolo. In particolare, la Fondazione Mps ha comunicato che la sua partecipazione in Mps è salita dallo 0,003% allo 0,40% circa del capitale sociale dopo l’aumento di capitale.
Tra gli altri azionisti: Algebris di Davide Serra e l’Ion Group di Andrea Pignataro, entrambe con il 2% a fronte dei 100 milioni versati complessivamente; le casse di previdenza Enpam e Inarcassa detengono circa l’1,2%; Anima, con una partecipazione dell’1%.
Ad essi si aggiungono le banche del consorzio di garanzia, che si sono accollate un inoptato per 93 milioni di euro circa.
AGGIORNAMENTO DEL 04/11/2022: (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Prima parte di seduta in forte ribasso per Banca Monte Paschi Siena -14,1%, con la chiusura dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Il titolo, tra i peggiori di Piazza Affari (+0,02% il Ftse Mib e -0,01% l’All Share), ha aperto in calo del 7% e ha subito accelerato al ribasso, per essere fermata in volatilità quando cedeva il 14,13% a 1,58 euro per azione, poi ha toccato anche -18%. L’istituto senese ha comunicato che l’aumento di capitale risulta integralmente sottoscritto per il controvalore complessivo di 2,499 miliardi di euro. Il nuovo capitale sociale, si legge in una nota, risulta quindi pari a 7.453.450.788,44 euro, suddiviso in 1.259.689.706 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale. L’istituto aveva già fatto sapere che dopo l’asta dell’inoptato, la partecipazione complessiva all’aumento di capitale risultava pari al 96,3% e che la quota residua (93 milioni di euro) sarebbe stata sottoscritta dal consorzio di garanzia.
L’esito dell’aumento di capitale risulta essere allineato alle indiscrezioni di stampa. Il trascurabile utilizzo della garanzia, secondo gli esperti, limita il rischio di overhang sul titolo. Considerando una capitalizzazione equivalente agli attuali prezzi di mercato e le misure che saranno implementate per la riduzione del personale, il titolo tratterebbe a un multiplo P/TBV in area 0,30 volte.
Gli analisti fanno notare che il plateau di investitori che hanno sottoscritto le minoranze dell’aumento è molto eterogeneo. Inoltre, spiegano gli esperti di Bestinver, considerando che Mps non può distribuire dividendi né procedere a un buyback finché il Governo non avrà una partecipazione nella banca, l’ipotesi è che la maggior parte degli investitori possa voler vendere le proprie azioni, soprattutto se si tratta delle banche che hanno costituito il consorzio o di fondazioni/fondi.
AGGIORNAMENTO DEL 03/11/2022: Si è conclusa l’offerta su Euronext Milan, tenutasi in data 1 e 2 novembre 2022, dei diritti di opzione non esercitati nel corso del periodo di offerta in opzione. In tale contesto sono stati venduti n. 449.097 Diritti Inoptati che danno diritto alla sottoscrizione di complessive n. 55.987.426 azioni ordinarie BMPS di nuova emissione, per un ammontare di Euro 111.974.852,00, nell’ambito dell’Aumento di Capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria di BMPS tenutasi 15 settembre 2022.
I Diritti Inoptati potranno essere esercitati per la sottoscrizione delle Nuove Azioni, al prezzo di Euro 2 per Nuova Azione, sulla base di un rapporto di 374 Nuove Azioni ogni 3 Diritti Inoptati posseduti.
L’esercizio dei Diritti Inoptati acquistati nell’ambito dell’Asta dell’Inoptato e, conseguentemente, la sottoscrizione delle Nuove Azioni dovranno essere effettuati tramite gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A., a pena di decadenza, entro e non oltre le ore 14:00 del 3 novembre 2022.
AGGIORNAMENTO DEL 01/11/2022: Alla chiusura del periodo di offerta, l’aumento di capitale di Mps risulta coperto al 93%. Lunedì 31 ottobre la banca senese guidata da Luigi Lovaglio iha annunciato i risultati della ricapitalizzazione da 2,5 miliardi. Sono stati esercitati 7,4 milioni di diritti per la sottoscrizione del 74% del totale delle nuove azioni offerte e un controvalore complessivo di 1,85 miliardi (compresi i poco più di 1,6 miliardi versati dal Tesoro, che è primo socio al 64%). La banca ha inoltre annunciato impegni di sub-underwriting da parte di investitori terzi per il 19% del capitale (475 milioni) che portano l’inoptato a quota 175 milioni.
Martedì 1° novembre i diritti rimasti inoptati vengono messi all’asta.
AGGIORNAMENTO DEL 31/10/2022: Banca Mps, ultimo giorno per sottoscrivere le nuove azioni. Oggi, lunedì 31 ottobre, è l’ultimo giorno utile per esercitare i diritti di opzione per sottoscrivere nuove azioni della banca e aiutarla a completare l’aumento di capitale. Poi inizierà l’asta dell’inoptato sul mercato Euronext Milan, che proseguirà domani e mercoledì. Il 3 novembre, infine, potranno essere esercitati i diritti acquistati durante questa fase asta per l’inoptato sul mercato Euronext Milan.
AGGIORNAMENTO DEL 27/10/2022: Bruxelles teme che la ricapitalizzazione iper diluitiva di 2,5 miliardi di euro avviato la scorsa settimana da Monte dei Paschi di Siena, possa costituire un aiuto di Stato illegale. Lo scrive il quotidiano britannico Financial Times. L’Antitrust Ue starebbe esaminando la questione dei 125 milioni di commissioni che andranno al consorzio delle banche garanti (ossia che si impegnano a comprare, a prezzo molto favorevole, le nuove azioni che non dovessero trovare acquirenti sul mercato). Le commissioni sono più alte del valore che Mps ha in borsa. Del consorzio fanno parte Citigroup, Bank of America, Credit Suisse, Mediobanca e la società del finanziare Davide Serra Algebris. L’aumento di capitale è partito lo scorso e per ora i risultati non sono esaltanti. Anzi. L’andamento dei prezzi delle azioni e dei diritti di acquisto di nuovi titoli (quasi azzerati) lasciano intendere che di nuovi investitori nella banca ce ne saranno ben pochi. L’inoptato (ossia le nuovi azioni che non si riescono a vendere) rischia di superare gli 800 milioni di euro. Altri 1,6 miliardi sono infatti assicurati dal ministero del Tesoro che possiede il 64% della banca toscana (Fonte: IlFattoQuotidiano).
AGGIORNAMENTO DEL 25/10/2022: Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, è attesa la partecipazione delle fondazioni Compagnia di San Paolo, Cariplo, Fondazione CRT per un ammontare complessivo che potrebbe arrivare a 30-40 milioni di euro. Sono le cifre su cui si ragiona all’interno delle più grandi fondazioni di origine bancaria per la partecipazione all’aumento di capitale da 2,5 miliardi del Montepaschi. I tre enti, rispettivamente guidati da Francesco Profumo, Giovanni Fosti e Giovanni Quaglia sono stati contattati dal Tesoro, primo azionista a Siena con il 64,2%, per l’adesione a un’operazione di sistema sui 900 milioni riservati al mercato.
Nel pomeriggio di martedì emerge che il consiglio di amministrazione di Fondazione Cariplo ha deliberato un apporto di 10 milioni di euro per l’aumento di capitale di Mps. E’ quanto spiegano fonti all’agenzia MF-Dow Jones, confermando le indiscrezioni di MF-Milano Finanza. Anche le fondazioni piemontesi stanno valutando la partecipazione all’aumento, così come alcune fondazioni venete. Non si tratta di un’operazione speculativa ma di un intervento di sistema caldeggiato dal Mef per sostenere la banca alle prese con un aumento di capitale da 2,5 miliardi in un contesto di mercato complesso.
Il Mef, che ha in mano il 64% delle azioni, ha confermato l’adesione con 1,9 miliardi, sui restanti 900 milioni ad oggi vi sono promesse di sottoscrizione per circa 500 milioni, il resto dovrebbe essere coperto dal consorzio di garanzia. Si tratta di BofA Securities Europe, Citigroup Global Markets, Credit Suisse Bank, Mediobanca in qualità di joint global coordinators e Banco Santander, Barclays Bank Ireland, Société Générale e Stifel Europe Bank in qualità di joint bookrunners.
AGGIORNAMENTO DEL 24/10/2022: Milanofinanza riporta che “le grandi fondazioni Cariplo, Crt e Compagnia di Sanpaolo sono pronte a partecipare all’aumento di capitale. I tre enti aderiscono alla chiamata del Tesoro e valutano la partecipazione all’aumento di capitale da 2,5 miliardi del Montepaschi in corso fino al 3 novembre, accanto alle fondazioni toscane e ai soci privati. Non ancora definita la cifra della sottoscrizione, tra lunedì e martedì i consigli per deliberare l’intervento”.
AGGIORNAMENTO DEL 21/10/2022: Dopo la prima settimana di scambi, l’aumento di capitale da 2,5 miliardi di Banca Monte dei Paschi di Siena conferma la sua debolezza. Venerdì il titolo ha chiuso al di sotto dei 2 euro, soglia sotto la quale non è matematicamente conveniente comprare le azioni dell’aumento di capitale. Il titolo ha terminato in calo dello 0,95% a 1,99 euro. I diritti sono scesi del 18% a 0,84 euro.
AGGIORNAMENTO DEL 20/10/2022: AZIONI MPS IN BILICO SULLA SOGLIA DEI 2 EURO, MA IL ROLLING DI CONSOB DOVREBBE STABILIZZARE L’AUMENTO
L’aumento di capitale di Mps è partito con una forte volatilità su titoli e, soprattutto, sui diritti di opzione. L’andamento non ha sorpreso analisti e gestori che già alla vigilia si aspettavano forti fluttuazioni. Gran parte del valore infatti è spostato sui diritti, il cui prezzo all’avvio dell’offerta risultava di 7,83 euro contro i 2,06 euro delle azioni. L’anomalia dovrebbe essere corretta dal rolling voluto dalla Consob. Esso consente di esercitare in via anticipata i diritti, ricevendo immediatamente le nuove azioni. La consegna permetterà così di effettuare l’arbitraggio fra titoli e diritti e di evitare sul nascere le anomalie di prezzo. In alternativa, i diritti di opzione potranno essere esercitati secondo il modello tradizionale, con la consegna delle azioni di nuova emissione alla fine dell’aumento. L’adozione del rolling è stata promossa dalla Consob, dopo numerose consultazioni, per evitare proprio che, durante gli aumenti di capitale, si verifichino anomalie di prezzo sui titoli azionari interessati.
Ma gli occhi del mercato restano puntati soprattutto sulle azioni. I titoli si sono posizionati di poco sopra al prezzo di emissione (2 euro). Se il valore scendesse sotto quella soglia per gli investitori diventerebbe più conveniente comprare in borsa che esercitare i diritti e ci sarebbe il rischio di un maggiore inoptato.
AGGIORNAMENTO DEL 18/10/2022: Esordio da incubo in Borsa per l’aumento di capitale da 2,5 miliardi di Banca Monte Paschi Siena. Gli investitori hanno venduto i titoli dell’istituto senese (-2,69% a 2,0075 euro, dopo un avvio a +7,56%), ma soprattutto sono corsi a liberarsi dei diritti di opzione, precipitati del 91,43% a 0,6715 euro. Complessivamente, rispetto alla chiusura di venerdì l’aggregato azione+diritto ha bruciato il 72,9% del proprio valore, per una capitalizzazione pre aumento precipitata a circa 27 milioni.
AGGIORNAMENTO DEL 14/10/2022: Le azioni Mps hanno registrato un nuovo tracollo, trascorrendo gran parte della seduta senza riuscire a scambiare e chiudendo con un tonfo del 42% a 9,9 euro, dai 25,58 euro della chiusura del 12 ottobre. Polverizzato a 99 milioni di euro – meno dei 125 milioni di salatissime commissioni che pagherà alle banche del consorzio di garanzia – il valore del Monte.
La Consob, dopo aver autorizzato il prospetto, ha messo in guardia dal «rischio» di «una forte volatilità del prezzo delle azioni» che potrebbe portare a una «sopravvalutazione del prezzo di mercato» rispetto al «valore teorico».
Per contenere queste anomalie è stato adottato il metodo del “rolling”, che consentirà gli arbitraggi volti a riallineare il prezzo delle azioni negoziate in Borsa a quello espresso attraverso i diritti.
Mps, parte l’aumento di capitale a 2 euro per azione. Concambio iper diluitivo: 374 a 3
Il consiglio di amministrazione di Mps, sotto la presidenza di Patrizia Grieco, ha fissato i termini dell’aumento di capitale in opzione da 2,5 miliardi. Oggi la banca senese capitalizza 252 milioni di euro dopo aver perso il 72% da inizio anno.
L’operazione avverrà in forma scindibile. Saranno emesse massime 1.249.665.648 azioni ordinarie da offrire in opzione agli attuali azionisti di Mps al prezzo di 2 euro nel rapporto di 374 nuove azioni ogni 3 azioni Mps possedute. Il prezzo di sottoscrizione incorpora uno sconto del 7,79% rispetto al prezzo teorico ex diritto (il cosiddetto Terp) delle azioni del Monte calcolato sulla base del prezzo ufficiale di chiusura di borsa all’11 ottobre 2022.
Il calendario prevede che i diritti di opzione per sottoscrivere nuove azioni siano esercitabili dal 17 ottobre 2022 al 31 ottobre 2022. I diritti saranno inoltre negoziabili su Euronext Milan dal 17 ottobre 2022 al 25 ottobre 2022.
I diritti non esercitati entro il termine del periodo di opzione saranno offerti su Euronext Milan all’asta dell’inoptato il 1 e il 2 novembre 2022. I diritti di opzione acquistati durante l’asta dell’inoptato dovranno essere esercitati entro il 3 novembre.